lunedì 28 marzo 2011

I travasi

 
I travasi di materiali solidi e liquidi si prestano a molteplici esperienze che servono a raggiungere numerosi obiettivi cognitivi come: migliorare il coordinamento oculo-manuale, imparare a conoscere le relazioni con lo spazio e il rapporto tra contenente e contenuto, collegare causa ed effetto, sperimentare la profondità, la capienza, il peso e la consistenza dei corpi, scoprire rumori e suoni diversi.
Attraverso il libero utilizzo di materiali naturali (farina, pasta, legumi, riso, ecc.) e di diversi contenitori (ciotole, pentolini, cucchiai, imbuti, setacci, barattoli,bicchieri ecc.) i bambini riempiono, svuotano, versano, mescolano, fanno cadere, lasciano tracce, guardano, si stupiscono, si confrontano. In tutti gli asili nido si fa sempre un gran parlare di quest’attività, dell’importanza di sperimentare, manipolare, travasare...questo non significa però che non possa essere un gioco divertente da svolgere anche a casa con mamma e papà! Ecco qui l’occorente:
-legumi (ceci, lenticchie, fagioli...); farina gialla; riso o riso soffiato; pasta di ogni genere ecc.
-contenitori di diverse misure 
-utensili vari es: cucchiai, cucchiaini; imbuti, bicchieri, setacci, colini ecc.
N.B: proporre al bambino non più di due/tre utensili durante l'attività. Quando questa verrà riproposta sarà interessante notare come le scoperte e il gioco cambino a seconda di ciò che volta per volta gli si suggerisce.
Presentando al vostro  piccolo questo gioco,vedrete con quanta gioia scuoterà i barattoli, sposterà i semi da una scatola all’altra o semplicemente immergerà le mani nei contenitori, vedrete con che impegno ed interesse cercherà di infilare semi, farina o pasta nell’imbuto o li osserverà cadere e rimbalzare mentre li travasa. Ripetendo questo gioco a distanza di tempo potrete osservare come il tipo di gioco si evolva di pari passo con i progressi della sua coordinazione oculo-manuale.

domenica 13 marzo 2011

chi siamo?

"Il giardino dei piccoli", è uno dei tre nidi comunali presenti nel territorio di Buccinasco (Mi). 
L'asilo nido apre il 4 settembre del 2000 in via Privata mulino, pronto ad accogliere con le sue 3 sezioni, bambini di età compresa tra i 9 mesi e i 3 anni.
L’attuale ricerca psicopedagogica ci consegna l’immagine di un bambino attivo fin dalla nascita, capace di comunicare, in grado di avviare e sostenere relazioni diversificate, competente, capace di esplorare e giocare.
Secondo noi, il bambino è il principale protagonista all’interno dell' asilo nido e l’educatore è la figura che lo accompagna verso una  maggiore autonomia, rispettandone sempre le tappe evolutive ed i tempi individuali, in un contesto di comunità.
Già dalla vita intrauterina, infatti, il bambino è una persona a sè, con le proprie caratteristiche di personalità e come tale ha diritto di essere conosciuto.
Il nostro delicatissimo compito dunque, è rispettarlo e guidarlo  lungo quella straordinaria strada che è la crescita.

lunedì 7 marzo 2011

il nostro metodo educativo

I bambini nascono con un patrimonio genetico proprio e con distinte predisposizioni e personalità.
Tuttavia crediamo che quello che succede loro dopo la nascita sia ben più significativo per determinare che tipo di persone diventeranno.
Questa convinzione comporta una notevole responsabilità e ci impegna quotidianamente nell'offrire la miglior esperienza possibile ai bambini di cui ci prendiamo cura.
Il nostro metodo e il nostro lavoro, sono stati ispirati da Elinor Goldschimied, educatrice e pedagogista britannica che con i suoi studi, le sue ricerche e le sue opere, ha contribuito a creare l'apparato moderno della psicopedagogia.
Alcune delle sue proposte sono ormai entrate nel repertorio di molti asili nido; proposte utili, semplicissime e allo stesso tempo geniali:
-LA CURA DELL'AMBIENTE:
Non è pensabile un luogo di educazione e di relazione in cui l'organizzazione non tenga conto del benessere di chi al suo interno vive, prima di tutto il bambino e poi gli adulti che di lui si occupano: è necessario prevedere spazi ed arredi comodi, rendere l'ambiente accogliente,caldo, piacevole e stimolante; un ambiente che inviti realmente ad "entrare" e che consenta di sostenere le iniziative del bambino.
-SISTEMA DELLA PERSONA DI RIFERIMENTO:
Pensato per favorire una relazione specifica tra un bambino, la sua famiglia e un'educatrice in particolare. L'approccio "persona chiave" assicura che all'interno dell'organizzazione giornaliera del nido, ogni bambino si senta speciale ed unico anche mentre è lontano da casa, sperimentando un rapporto affettuoso, speciale ed affidabile con l'educatrice che nei momenti e nelle routines più importanti si prende cura di lui( es. inserimento, pappa, cambio, nanna...).
Per i genitori invece, l'opportunità di sviluppare un rapporto di collaborazione, comunicazione e fiducia con l'educatrice con il quale si da vita ad una alleanza, restituendo al piccolo un messaggio rassicurante relativo al fatto che si troveranno accordi condivisi per il suo accudimento quotidiano. Questo ridurrà anche per il bambino la richiesta di adattarsi a molti adulti differenti o a modalità diverse di essere gestito.
-L'IMPORTANZA DEL GIOCO: 
Il gioco è il lavoro dei bambini e deve essere considerato estremamente importante da chi si prende cura di lui: migliori sarà la qualità delle opportunità di gioco loro offerte, più piacevole sarà l'esperienza vissuta sia per gli adulti che per i bambini stessi.
-LA RELAZIONE AFFETTIVA: 
La specificità del nido è proprio quella di essere un luogo di relazioni collettive, il bambino è dunque considerato come persona particolarmente sensibile e rattiva nei confronti degli altri individui. Egli infatti è coinvolto in attività il cui significato è costruito con gli altri. 
Di conseguenza, i bambini fin dai primi mesi, devono essere considerati e rispettati come persone in grado di provare sentimenti ed emozioni che influiranno sulla loro crescita.
Il nostro atteggiamento sarà sempre, quindi, finalizzato ad un rapporto di empatia ed attenzione alla
sensibilità del piccolo.
Il tono della voce è fondamentale nella relazione; deve essere pacato e tranquillo anche in momenti di particolare confusione. E' importante anche la comunicazione non verbale, uno sguardo e un sorriso di approvazione possono comunque tranquillizzare o gratificare il piccolo aumentando la propria autostima.
Il rispetto del bambino è anche fondato sulla coerenza dei nostri atteggiamenti: mantenere le promesse,
essere giusti allo stesso modo con tutti. Questo "modo di essere" con i bambini, ci porta a vivere con
ognuno di loro un rapporto "speciale" ed unico, basato sull'empatia e quindi sulla nostra capacità di
comprendere e capire le loro emozioni e i sentimenti provati.